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roby42
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"Sicut cervus"
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Ho finito di leggere il libro. Leggendo, immediatamente andavo alle varie scene del film. Una delle domande che mi sono posto è stata: "perché alcuni soccombono dinanzi al loro dramma, al non essere accettati e accolti, a non riuscire ad assaporare quegli aspetti positivi che pure ci sono stati nelle loro vite? Perché tutta questa fragilità nell'affronto della realtà? Quanti di noi e tanti altri, anche se in modo diverso, abbiamo attraversato simili circostanze? Cosa ha permesso ad alcuni, prima di sopravvivere, lottare e poi di pacificarsi, mentre altri non ce l'hanno fatta? E' possibile che questa mamma solo di fronte alla morte del figlio ha rivisto i suoi giudizi e i suoi errori? Perché questa mamma, come anche la società con notevole ritardo, ha iniziato a fare un percorso di conoscenza e modificare atteggiamenti? E pensare che ancora oggi in taluni ambienti si parla di "poter cambiare" di voler "correggere". Quanti ragazzi, iniziando a prendere coscienza della propria omosessualità, non trovano ancora qualcuno, ambiti di ascolto e accoglienza, che possano sostenerli? A quando mandare in onda sulle nostre emittenti questo film?
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